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lunedì 11 gennaio 2010

non c'è un gran che da scrivere oggi, non c'è molto di importante da dire
ci sono vecchie canzoni e ricordi, e quel senso di fastidio che lasciano dentro
in alcuni casi le scelte vanno fatte in maniera netta, e per me è sempre stato o bianco o nero. il grigio non è contemplato
rimorsi, non rimpianti. perchè il rimorso pesa meno, il rimpianto non te lo scollerai mai di dosso.
e a modo mio il mio non volermi legare mai e non rendere conto a nessuno della mia vita è il modo che ho scelto per portare rispetto al mondo
perchè quando è stato il momento di scegliere se ferirmi o meno nessuno si è mai messo la mano sulla coscienza e tirato indietro. anzi. spesso c'è chi si è divertito a buttare sale sui tagli appena fatti
ma le cicatrici fanno corazza e guscio. l'unico che non potranno mai toglierti.
e se davvero qualcosa di dolce è rimasto è nascosto bene, sotto uno spesso strato di botte e insulti e tagli e umiliazioni e lividi e grumi di sangue e veleno che nessuno scioglie.
sta a me scegliere se spostare o meno la corazza...

1 commento:

  1. Ricorda che "ciò che non ti uccide, ti rende più forte".
    Le ferite di guerra non sono umiliazioni o sfregi, ma medaglie da portare orgogliosi.
    Inoltre, qualunque cosa sia, se a volte fa ancora male, vuol dire che hai un cuore... e questo rende tutto più magico.
    Molti non lo capiranno, ma lo si fa per noi stessi no? Come il titolo del tuo blog.

    cmq.. questa canzone ogni volta mi chiude lo stomaco in una morsa e servono ogni volta diversi minuti per scioglierla... ma è bello così. Fa male ma è bello così.
    Non è masochismo, è amare sentire le sensazioni e le emozioni, qualunque esse siano. Perchè è così che ci sentiamo vivi.

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